Il termine “ortodonzia” deriva dal greco antico e letteralmente significa “dentatura dritta”.
L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della cura dei rapporti anomali esistenti tra le arcate dentarie e tra le strutture anatomiche ad esse correlate; sistema nervoso centrale, componenti scheletriche, muscolatura facciale e masticatoria.
Le finalità principali del trattamento ortodontico sono quelle di determinare un allineamento corretto dei denti ad una funzione masticatoria efficiente, di conseguenza favorire la salute dei denti e del loro apparato di sostegno; inoltre, il trattamento ortodontico avrà l’obiettivo di migliorare l’armonia del volto del paziente e di garantire la stabilità nel tempo dei risultati ottenuti.
L’operatore sanitario che si occupa di questa disciplina è l’ortodonzista. Più specificatamente possiamo dire che l’ortodonzista ha il compito di formulare una corretta diagnosi per prevenire le malocclusioni e per effettuare una corretta terapia dei disallineamenti dentali che provocano alterazioni dell’armonia del volto del paziente, si occuperà inoltre, delle condizioni disfunzionali dell’apparato masticatorio e dei disturbi di crescita dei mascellari e di sviluppo della dentizione.
La pratica odontoiatrica si basa sull’impiego di apparecchi, fissi o removibili, che producono movimenti guidati dei denti e modificazioni delle strutture scheletriche (ossia le ossa del volto) e dei tessuti di sostegno del dente (gengiva e osso alveolare).
Un trattamento ortodontico richiede competenze specifiche dell’operatore, tempi di cura generalmente lunghi, pertanto il paziente (bambino o adulto) dovrà essere sufficientemente motivato e disposto a collaborare.
Il trattamento ortodontico dovrà far si che tra arcate dentarie si sviluppino rapporti sia statici che dinamici privi di sollecitazioni dannose per le strutture articolari e per il sistema neuro-muscolare.
Questo perché il combaciamento dei denti è strettamente connesso all’attività funzionale della muscolatura masticatoria e dell’articolazione temporo-mandibolare.
Infatti, se i denti non combaciano bene, la mandibola subisce una modifica nel suo assetto posturale e ciò pur riflettersi su una disfunzione muscolare e articolare da cui può generare dolore nel distretto cranio facciale.
Il momento migliore per iniziare un trattamento ortodontico nel bambino è variabile e spesso dipende dalla gravità della malocclusione. È consigliabile portare per la prima volta il bambino ad una visita ortodontica verso i 4 anni per poter trattare precocemente le malocclusioni scheletrico-dentali, che potrebbero complicarsi con la crescita.
Curare le malattie della bocca (e non solo, come ad esempio ossa o legamenti della bocca), e diagnosticare la giusta causa ed il corretto intervento è fondamentale per salvaguardare il proprio stato di salute.
È infatti basilare, come il resto del corpo, intervenire da subito: già dai primi sintomi di malessere o disturbi bisogna recarsi presso un centro specializzato e chiedere una consulenza.
La bocca può difatti essere interessata a malattie anche piuttosto gravi quali Tumori alla Bocca, malattie infettive o immunitarie.
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